1923 – 2023
Nella giornata del 20 giugno continua la pressione del nemico che cerca disperatamente di consolidare le posizioni al di là del Piave, ma senza alcun risultato positivo e subendo grandi perdite.
Il 21 e 22 la nostra artiglieria continua un implacabile martellamento delle forze nemiche al di qua del Piave ed una sistematica azione finalizzata alla distruzione dei ponti sul Piave. In questo modo il nemico subisce un continuo logoramento esaurendo la sua capacità offensiva e, per prevenire la sua distruzione completa, il Gen. Boroevic decide di ripiegare ad est del Piave.
… il 23 la battaglia può considerarsi conclusa con la nostra vittoria. Ciò costituisce preludio alla nostra controffensiva di ottobre, che porterà l’Italia alla vittoria finale con la battaglia di Vittorio Veneto
In ogni fase della battaglia primeggia sempre ed è sempre presente il fuoco della nostra artiglieria, che evidenzia alla perfezione quelle che sono le sue due principali peculiarità; “L’impiego a massa” costituito dagli interventi su uno o più obbiettivi contemporaneamente con numerosi cannoni e la “flessibilità”, avendo spostato spesso la sua forza distruttiva con rapidità ed efficacia da un obbiettivo ad un altro, anche distante dal precedente.
Lo ammette chiaramente persino il Comando austriaco, che in una relazione scrive:
L’intervento dell’artiglieria italiana, specialmente con la contropreparazione, ostacolò in notevole misura i preparativi per l’attacco. Nel corso dell’azione, poi, il fuoco fu inflessibile. E lo sanciscono anche i comandanti delle nostre armate.
La bandiera dell’Arma di Artiglieria è stata decorata di Medaglia d’Oro al Valor militare.
Questa la motivazione:
“SEMPRE ED OVUNQUE CON ABNEGAZIONE PRODIGÒ IL SUO VALORE, LA SUA PERIZIA, IL SUO SANGUE, AGEVOLANDO ALLA FANTERIA, IN MERAVIGLIOSA GARA DI EROISMI, IL TRAVAGLIATO CAMMINO DELLA VITTORIA PER LA GRANDEZZA DELLA PATRIA, 1915 –1918”.
Ecco perché la data della festa dell’Arma di Artiglieria, istituita inizialmente il 30 maggio a partire del 1848, a seguito dell’eccellente comportamento dell’Artiglieria sui campi di battaglia di Goito e di Peschiera, venne poi spostata, nel 1923, al 15 giugno.