ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARTIGLIERI D'ITALIA

Sempre e dovunque

ALCUNE CONSIDERAZIONI A MARGINE DEI GIUDIZI ESPRESSI SUI MILITARI ITALIANI

Alcuni giorni fa, nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda su una rete nazionale italiana, la coconduttrice ha espresso alcune considerazioni sulla capacità di combattere delle Forze Armate italiane.

L’espressione usata è di una volgarità inaudita e, sebbene evidentemente usata con l’intento di strappare al pubblico una facile risata – cosa che è nelle corde del personaggio in parola – non è per questo meno offensiva e denigratoria, oltre che evidentemente assolutamente falsa.

Il soldato italiano si è sempre battuto con coraggio e onore, anche in condizioni disperate e dove la vittoria non avrebbe mai potuto essere raggiunta; virtù che sono state riconosciute anche dai nostri avversari, e potremmo ricordare innumerevoli episodi, noti a tutti ma, cosa ancora più grave, volutamente ignorati – per ottenere il facile consenso e la risata crassa. L’insulto è ancora più insopportabile proprio per questo: per far ridere si colpiscono persone che non possono difendersi, perché hanno perso la vita in guerra, non a caso sono stati citati Caporetto, la campagna di Russia e la campagna di Grecia. E’ mancato, al di là di ogni considerazione sulla veridicità o meno dell’affermazione, il rispetto dei morti.

L’epiteto usato è però (o almeno a noi così sembra) anche il frutto di un evidente pregiudizio, che spesso colpisce i militari in quanto tali. E’ interessante riportare una definizione di pregiudizio che ho trovato in rete (il documento è dell’Università degli Studi di Verona, quindi un’istituzione seria e affidabile): “il pregiudizio è un’antipatia fondata su una generalizzazione falsa e inflessibile. Può essere sentito internamente o espresso. Può essere diretto verso un gruppo nel suo complesso o verso un individuo in quanto membro di quel gruppo”. Riassumendo: generalizzazione falsa e inflessibile, diretta verso un gruppo nel suo complesso.
Lo studio individua anche le possibili origine del pregiudizio e per chi volesse approfondire: https://www.dsu.univr.it/documenti/OccorrenzaIns/matdid/matdid376073.pdf

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